SUOR

BENIGNA
CONSOLATA FERRERO

LA PICCOLA SEGRETARIA DELLA MISERICORDIA DI DIO
1885 – 1916

 

Ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.

Os 2, 16

 

Suor Benigna Consolata Ferrero, a battesimo Maria Consolata, nacque a Torino nel 1885 in una famiglia benestante e profondamente religiosa. Ricevette un’istruzione scolastica secondo gli usi del tempo e aiutò i familiari in varie incombenze. Fin da giovane, seguì il consiglio della propria guida spirituale, il beato Luigi Boccardo, che le chiese di tenere un Diario. Nel 1907 entrò al monastero della Visitazione di Como dove svolse diversi incarichi sempre con grande diligenza, distinguendosi per il raccoglimento, l’obbedienza, l’umiltà e la disponibilità verso le Sorelle.

Tieni il tuo prossimo come la pupilla del tuo occhio, come io tengo te come la pupilla del mio occhio divino. Tu devi essere come la personificazione della mia bontà, della mia misericordia, della mia carità.

Nel segreto continua la redazione del suo diario spirituale obbedendo alla richiesta del Signore ad essere la “piccola segretaria” della sua Misericordia. La Madre priora Giuseppina Antonietta Scazziga insieme al vescovo Archi e al confessore mons. Piccinelli, la accompagnarono nel cammino spirituale, incoraggiandola a donarsi con piena confidenza e abbandono all’Amore misericordioso del Signore per il bene di tante anime, fino all’offerta della vita, in unione a quella di Cristo, durante la Prima Guerra mondiale. Morì il 1 settembre 1916 in seguito ad una polmonite. Da allora la fama di santità si diffuse rapidamente in tutto il mondo attraverso i suoi scritti.


Testimonianze

«Sono passati più di 100 anni dalla morte di suor Benigna Consolata Ferrero, quindi non ci è possibile riferire testimonianze di chi ha potuto conoscerla personalmente; abbiamo allora pensato di avvalerci di tre testimoni che la Chiesa ha additato al culto e all’emulazione dei fedeli: Santa Faustina Kowalska, apostola della Divina Misericordia, Santa Teresa di Calcutta, missionaria della Carità e della Misericordia fra i più poveri e Santa Teresa De Los Andes, giovane monaca carmelitana di Santiago del Cile. La prima, stando a quanto ha testimoniato la sua Superiora al Processo di canonizzazione, leggeva abitualmente la “La breve vita” di suor Benigna Consolata e sembra sia stata chiamata a continuarne la missione rivelando al mondo i segreti della Divina Misericordia. Anche Santa Teresa di Calcutta si accostò alla biografia di suor Benigna Consolata e dalla sua testimonianza di vita fu incoraggiata a rispondere alle richieste di Gesù che la invitava a donarsi pienamente, con gioia e umiltà, nell’amore e nel servizio dello “scarto” dell’umanità per “fare qualcosa di bello per il Signore”. Infine Santa Teresa de Los Andes, canonizzata da san Giovanni Paolo II nel 1993, visse poco più di un anno nel silenzio e nel nascondimento del Carmelo e, conquistata anche dal messaggio che attinse dagli scritti di suor Benigna Consolata, aiutò le anime ad abbandonarsi con fiducia all’infinita Misericordia del Signore. Queste testimonianze sottolineano due verità per noi consolanti: il Signore porta avanti il suo Disegno e lo fa attraverso tasselli diversi che Lui solo sa come “mettere insieme”. Il Signore ci chiede sempre di aiutarci a vicenda nel cammino della vita e della santità.»

La comunità delle monache della Visitazione di Como

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