Beato
TERESIO OLIVELLI

martire
16 FEBBRAIO

Dio onnipotente e misericordioso,
che hai concesso al beato martire Teresio
di combattere la buona battaglia della fede,
offrendo se stesso per amore di Cristo,
concedi anche a noi lo spirito di fortezza
che lo rese ardente nella carità
e tenace nel soccorso ai deboli.
Per Cristo nostro Signore.

BIOGRAFIA

Teresio nasce a Bellagio il 7 gennaio 1916, da Domenico e da Clelia; il 16 gennaio viene battezzato nella chiesa di S. Giacomo dallo zio della mamma, don Rocco Invernizzi, già vicario di quella parrocchia e dal 1912 arciprete di Tremezzo (dove Teresio riceverà la Cresima). Dopo un breve soggiorno a Carugo Brianza, nel 1923 il papà ritorna nel paese natale, Zeme (Lomellina), per poi trasferirsi a Mortara, dove Teresio frequenta la scuola “media”. Terminato il Liceo classico, nel 1934 si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pavia, e dopo la laurea si trasferisce a Torino, dove prosegue la sua partecipazione intensa e convinta alle attività dell’Azione Cattolica, della FUCI e della S. Vincenzo. Si inserisce con spirito critico all’interno del pensiero e della politica fascisti, affermando con coraggio le proprie idee, ispirate alla fede cristiana e alla dottrina sociale della Chiesa. Dopo l’ingresso in guerra (1940) chiede di essere arruolato; ufficiale degli Alpini, partecipa volontariamente alla “campagna di Russia” e durante la disastrosa ritirata si prodiga nel soccorso dei feriti. Rientrato in Italia, prende definitivamente le distanze dal regime fascista; lascia Roma e si sistema a Pavia, come rettore del collegio “Ghislieri”. Dopo l’armistizio (8 settembre 1943) Teresio contrasta con fermezza l’occupazione nazista. Arrestato a Milano nel 1944, passa in diversi campi di prigionia, dove tutti notano la sua carità e abnegazione, a difesa dei più deboli, dei malati e dei moribondi. Ormai consumato dagli stenti, Teresio muore a Hersbruck il 17 gennaio 1945, in seguito alle percosse ricevute al posto di un giovane prigioniero ucraino, che aveva riparato col suo corpo. Una volta accertato che la sua morte fu provocata “in odio alla fede”, il 16 giugno 2017 papa Francesco ha dato il proprio assenso alla promulgazione del decreto con cui Teresio Olivelli poteva essere dichiarato martire; la beatificazione è stata celebrata il 3 febbraio 2018, a Vigevano.